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Ritorno a Macondo


El-imaginario-Macondo

Il piccolo ponte è ancora interrotto. I miei viaggi si allungano, prendono una via più tortuosa e meno sicura. Mi guardo attorno. Tutto mi sembra irreale e surreale.
Mi torna in mente Macondo.
La prima volta che sono stata a Macondo avevo gli occhi innocenti e il cuore ingenuo di un’adolescente. Meraviglia e stupore mi hanno accompagnato pagina dopo pagina, frase dopo frase.
Facevo fatica a raccapezzarmi, nella trama intricata delle figure che per Macondo si muovevano, ora in mezzo alla pioggia durata per anni, ora alla ricerca di parole dimenticate.
Su un grande foglio bianco, tentai di ricostruire l’albero genealogico delle numerose generazioni della famiglia Buendia, per non perdermi nell’intreccio delle parentele, nella confusione dei nomi ripetuti. Troppi Josè Arcadio, troppi Aureliano popolavano le righe del libro che imparavo ad amare; e io ero tanto giovane, forse troppo per riuscire ad andare al di là della complessità della storia.
Da allora ho preso l’abitudine di ritornare a Macondo ogni due o tre anni, e ogni volta mi sono trovata di fronte alla scoperta di un mondo sempre nuovo.
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http://www.sicanianews.it/ritorno-a-macondo-un-ponte-crolla-e-paralizza-due-intere-province/

Informazioni su Anna Burgio

Narratrice di storie per caso, idealista nonostante. Impegnata, soprattutto, a imparare a vivere.

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